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LE CONSEGUENZE ECONOMICHE DEL CORONA

Quale « tipologia » di comune sarà maggiormente colpita dalle ripercussioni finanziarie? Comuni cittadini, rurali, piccoli? Dafond: Non credo si possa differenziare per tipologia di comune: tutti sono stati colpiti. È comunque ipotizzabile che i comuni residenziali e cittadini saranno confrontati con maggiori problemi di natura sociale. I comuni ricevono un sostegno finanziario dal cantone per arginare le conseguenze economiche della crisi da coronavirus, per esempio per le imprese, i lavoratori indipendenti o gli asili nido? Dafond: Non direttamente: ogni ente svolge i suoi compiti e si assume i suoi oneri. È soddisfatto dell’impegno finanziario da parte del cantone? Dafond: Sì. La comunicazione e il coordinamento tra il cantone e i comuni sono garantiti? Dafond: Inizialmente abbiamo avuto qualche difficoltà ma poi il problema è stato risolto. Dafond: Visto e considerato che non vi è un farmaco, e che dovremo quindi con- vivere per un certo periodo con queste problematiche sanitarie, che comunque le attività si dovranno svolgere in modo più rallentato per le note misure di di- stanza sociale, auspico che la Confede- razione adotti misure (ad esempio nell’ambito della disoccupazione e del tempo ridotto) che tengano conto di que- ste nuove realtà. Il Consiglio federale dovrà dimostrare di saper leggere cor- rettamente le diverse situazioni presenti nei cantoni. Dafond: È emersa l’imprescindibile ne- cessità di un’autorità di prossimità per i cittadini: un comune con specifiche com- petenze e risorse, vicino al suo cittadino. È la prova del 9 della necessità di comuni «a misura d’uomo» e dei servizi offerti. Il tempo delle grandi aggregazioni, fini a sé stesse, è passato. Certamente i co- muni dovranno impegnarsi maggior- mente nel definire i compiti di prossi- mità. La ridefinizione dei compiti assegnati ai comuni da quelli al cantone sarà un esercizio importante per en- trambi. Ha delle aspettative nei confronti della politica cantonale e federale? Secondo Lei, la crisi da coronavirus ha anche un lato positivo?

I comuni dovranno anche ripensare la loro preparazione per i momenti di crisi.

Le entrate derivanti dalle tasse di parcheggio? Dafond: Ridotte, ma non si tratta di im- porti significativi per i comuni medio piccoli, diverso il discorso per i comuni più grandi e dotati d’infrastrutture con forte affluenza. I contributi a/le spese per istituzioni della vita culturale come teatri e musei? Dafond: Ridotte i contributi per singole manifestazioni che si sarebbero dovute svolgere in questo periodo, mantenuti gli impegni costanti. I proventi da aziende di trasporto? Dafond: Ridotta mobilità significa minori costi per la riduzione dell’offerta, ma non ritengo vi siano sostanziali differenze anche perché le imprese di trasporto sono confrontate con gli stessi costi fissi. Altri settori? Dafond: Il settore turistico e della risto- razione ha sicuramente subito un impor- tante calo. Per la produzione e l’esporta- zione delle nostre merci e servizi sarà estremamente importante il rapporto fra la nostra moneta e quelle estere. Il ruolo della Banca nazionale diverrà quindi vi- tale. La crisi da coronavirus ritarda o rende più difficile il processo di budget e di fatturazione? Dafond: Certamente. Oggi è possibile valutare in che misura saranno gravate le finanze nei comuni? Dafond: È prematuro.

Intervista (scritta): Denise Lachat

Felice Dafond, sindaco di Minusio e presi- dente dell’Associazione dei ComuniTicinesi. Foto: mad

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COMUNE SVIZZERO 5 l 2020

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