2_2021

POLITICA

«Non ci riconosciamo in una politica fatta solo da uomini»

Tamara Merlo, dopo una legislatura in Gran Consiglio nelle fila dei Verdi, si è presentata alle elezioni cantonali dell’aprile 2019 con una lista ideata da lei e denominata Più Donne: solo candidature femminili.

Più Donne: con questa lista, Tamara Merlo è riuscita a dare l’accesso a due donne in più in Gran Consiglio.

Fotos: Nora Hesse

Molto preoccupata per gli stereotipi di genere di cui sono vittime le donne, la 53enne luganese ci spiazza ribaltando qualche cliché sulle femministe. Tanto per cominciare, non parla di patriarcato e non è arrabbiata con gli uomini. Non solo: in questa splendida mattina, dove il sole ticinese si riflette sul lago di Lu- gano, Tamara Merlo si preoccupa per lo smalto delle sue unghie, al punto da fare un ritocchino durante l’intervista. «Non è il caso degli uomini che fanno parte della mia vita, come compagni, amici e familiari, ma mi è capitato di incontrare uomini che hanno un pro- blema a considerare le donne come loro pari. Anche nella politica. Mi è successo che colleghi più anziani si siano inner- vositi durante una discussione e ab- biano alzato la voce nei miei confronti,

forse pensando di intimorirmi e met- termi a tacere…ma chiaramente non ha funzionato», sorride e termina di sten- dere lo smalto. Tamara Merlo è una femminista disinibita, e apparente- mente non ha niente della radicale rab- biosa. «Essere radicali non è mai una soluzione. Né nella religione, tanto- meno nella vita quotidiana, e neppure in politica», dice Tamara Merlo. Se- condo lei un cambiamento della società a favore delle donne si attua insieme agli uomini, non contro di loro: «È fon- damentale il dialogo, sostenuto dalla forza delle idee.» «C’è così tanto da fare » Uno dei risultati più eclatanti delle ele- zioni cantonali ticinesi del 2019 è stato il successo della sua lista, che partendo

da zero ha conquistato due seggi su no- vanta; un risultato che, ammette, ha sorpreso anche lei. L’idea della lista le è venuta in seguito alla campagna «Io voto donna» promossa dalla Federa- zione delle associazioni femminili tici- nesi (FAFT) per chiedere, appunto, di votare le donne alle elezioni. «Ma» – prosegue Merlo – «per votare le donne, devono prima essere candidate, e non tutti i partiti danno uguali possi- bilità alle donne di essere in lista, anzi!» Così, proprio in occasione della ricorrenza del 50° anniversario dall’introduzione del diritto di voto alle donne inTicino, ha vo- luto presentare una lista che desse un segnale forte agli elettori e alle elettrici, ma non solo: anche a quei partiti che can- didano poche donne, perché – riferisce Merlo – dicono che faticano a trovarle.

14

COMUNE SVIZZERO 1/2 l 2021

Made with FlippingBook Online newsletter